Eleganza e freschezza nel calice: i Primitivi di Curtomartino

Ci sono vini che ti sorprendono al primo sorso, che sembrano raccontarti una storia e al tempo stesso lasciarti con il desiderio di saperne di più. È esattamente quello che ho provato degustando i due Primitivi della cantina Curtomartino: il Gioia del Colle Primitivo e il Gioia del Colle Primitivo Riserva.

Il primo calice si apre con un’esplosione di frutta fresca, ciliegia e piccoli frutti rossi, accompagnati da una sottile nota speziata. È un vino diretto, secco, con un profilo elegante e una freschezza meravigliosa. In bocca, il tannino è morbido, ben integrato, e il finale pulito invita immediatamente a un secondo sorso.

Il Riserva, invece, è un vino che richiede qualche istante per rivelarsi completamente. Al naso si percepisce subito la complessità: Ciliegia, Ribes nero, Spezie, e delicate sfumature di liquirizia. In bocca si fa più avvolgente, con una struttura importante e una profondità che ti fa riflettere. Eppure, ciò che colpisce di entrambi i vini è la capacità di coniugare eleganza e freschezza, mantenendo un perfetto equilibrio tra tradizione e modernità.

Dopo questa degustazione, non potevo non approfondire la storia di Curtomartino.

Curtomartino: radici antiche, visione giovane

Curtomartino nasce dal sogno di Pasquale e del suo team, Massimo, Francesco e Michelino: giovani sognatori che hanno scelto di valorizzare il territorio di Gioia del Colle attraverso il vitigno Primitivo. La loro filosofia unisce il rispetto per le tradizioni pugliesi con una visione moderna, orientata alla sostenibilità e alla qualità assoluta.

La cantina si trova in una zona unica, definita il “Carso della Puglia”, dove il terreno calcareo e il clima favorevole creano le condizioni ideali per produrre vini di grande finezza. Qui, il Primitivo trova la sua massima espressione, grazie anche a una viticoltura attenta, che segue i principi del biologico e rispetta il delicato equilibrio dell’ecosistema.

Grande merito va anche al lavoro di Marco Mascellani, l’enologo che segue Curtomartino. Mascellani è uno dei professionisti più emergenti in Puglia, capace di interpretare il Primitivo con una sensibilità che unisce rigore tecnico e profondo rispetto per il territorio di Gioia del Colle. Da anni si dedica anche alla consulenza enologica fuori dalla sua regione, portando con sé un approccio innovativo e attento ai dettagli. Il suo tocco si riflette in ogni bottiglia di Curtomartino, dove eleganza, freschezza e identità territoriale convivono armoniosamente.

In cantina, l’attenzione ai dettagli è massima: dalla fermentazione in acciaio a temperatura controllata, fino all’affinamento in barrique di rovere francese e innovativi contenitori in gres porcellanato. Ogni scelta è pensata per preservare la freschezza e l’identità del vino, raccontando nel calice l’autenticità del territorio.

Con questi vini, Curtomartino dimostra che il Primitivo può essere elegante, fresco e sorprendente, senza perdere il suo carattere profondo e avvolgente. Una degustazione che consiglio a chiunque voglia scoprire un lato diverso, e forse inaspettato, di questo straordinario vitigno pugliese.